apparecchi acustici e tecnologia
La tecnologia avanza, e gli apparecchi acustici si adeguano…

Viviamo ormai in un’epoca dove la tecnologia avanza sempre più velocemente, e se fino ad un anno fa il nostro smartphone era di ultimissima generazione, dopo qualche mese vediamo piazzarsi sul mercato un tiratissimo e ultra tecnologico nuovo modello, che quasi fa impallidire il nostro dalla vergogna. È il progresso tecnologico, che non sembra avere intenzione di rallentare, ma anzi, va sempre più veloce! E gli apparecchi acustici di certo non sono rimasti a guardare…

Proprio come i computer, gli smartphone e la maggior parte degli altri dispostivi high-tech, gli apparecchi acustici hanno fatto passi da gigante in pochissimi anni. Con l’evoluzione della tecnologia e della ricerca, grazie a tempistiche di elaborazione sempre più veloci, a nuove funzioni e ad un’armonia ormai consolidata fra design e intelligenza artificiale, gli apparecchi acustici moderni rientrano a pieno titolo nella categoria di prodotti ad alta tecnologia, mettendo fra loro e i vecchi apparecchi grossi e ingombranti di qualche decennio fa, anni luci di distanza.

L’era del digitale

Oggi, gli apparecchi acustici sono diventati dei veri e propri computer in miniatura grazie al passaggio di qualche anno fa dall’analogico al digitale. Una delle più sostanziali differenze avvenuta grazie all’avvento del digitale è quella di far agire l’apparecchio in modo più selettivo ed intelligente. L’apparecchio cioè si comporta in maniera diversa a seconda dell’importanza del suono (come ad esempio la voce di una persona piuttosto che un rumore di sottofondo indesiderato). Una delle sfide più difficili per chi portava l’apparecchio acustico qualche decennio fa era infatti proprio quella di riuscire a partecipare e seguire un discorso con chiarezza anche in luoghi rumorosi.

Anche sentire con chiarezza un programma alla TV o alla radio, oppure parlare con il telefono oggi non presenta più un ostacolo per chi porta gli apparecchi acustici. Quest’ultimo importante traguardo è stato raggiunto grazie allo sviluppo di apparecchi wireless. Grazie a questa tecnologia infatti gli apparecchi ricevono direttamente il suono proveniente da TV, da computer, da mp3 o da smartphone e lo trasmettono al nostro orecchio al volume desiderato.

Questa connessione diretta e senza intermediari permette un ascolto del suono pieno, ricco, coinvolgente e in stereofonia, all’insegna della discrezione e del massimo comfort.

Ora si potrà finalmente ascoltare l’audio al volume desiderato senza disturbare gli altri!

Per maggiori informazioni su tutte le novità per l’udito, per un apparecchio acustico di ultima generazione o per un controllo dell’udito non esitare a contattare l’Audioprotesista!

Cosa sono e quali differenze hanno

Si sente parlare spesso di ipoacusia o più generalmente di problemi all’udito, ma forse non sono ancora così diffuse le cifre delle persone affette da ipoacusia o delle sue tipologie: l’ipoacusia trasmissiva e l’ipoacusia neurosensoriale.

L’ipoacusia è uno dei problemi di salute più diffusi al mondo: basti pensare che solamente in Italia oltre 7 milioni di persone hanno disturbi uditivi e che entro il 2050 saranno più di 900 milioni le persone che nel mondo convivranno con una disabilità uditiva (fonte: L’audioprotesista n. 48, http://audioprotesista.it/?p=2344). Le cause principali dell’ipoacusia sono molteplici, ovviamente alla base vi è l’invecchiamento, ma anche ripetute esposizioni a rumori forti, infezioni, otiti e ovviamente una predisposizione genetica. Anche gli effetti sono vari e facilmente riconoscibili: difficoltà nel percepire chiaramente i suoni, difficoltà nel seguire un discorso in un ambiente rumoroso, ascoltare radio e televisione ad un volume elevato, chiedere spesso di ripetere frasi e parole con la persona con la quale si sta parlando. E in più, tutto ciò che questa situazione comporta, ossia frustrazione, stress, irritabilità e conseguente isolamento e rifiuto delle attività sociali.

Nonostante le varie cause, i tipi di ipoacusia sono sostanzialmente riconducibili a due: l’ipoacusia neurosensoriale e l’ipoacusia trasmissiva.

L’ipoacusia trasmissiva è un problema che riguarda l’orecchio esterno o medio. Una delle cause principali è l’infezione cronica dell’orecchio medio. Questa tipologia è il più delle volte trattabile con un intervento di tipo medico o chirurgico.

L’ipoacusia neurosensoriale è quella più diffusa. Ha origine nell’orecchio interno oppure nel nervo acustico. Questa tipologia è persistente e può essere trattata grazie all’impiego di apparecchi acustici.

Vi è poi l’ipoacusia mista che è data dall’unione delle due tipologie principali.

Se hai curiosità o vuoi informazioni più dettagliate sull’ipoacusia, consulta l’Audioprotesista.

suono che fa il mondo

Le novità comportano cambiamenti: accettarli e farli propri richiede tempo e pazienza, ma i risultati non tardano mai ad arrivare. Lo stesso accade a chi, per la prima volta, inizia ad indossare gli apparecchi acustici. Il nostro cervello deve riabituarsi al suono che fa il mondo, ma da questo cambiamento c’è solo che da guadagnare…

I primi giorni con gli apparecchi acustici possono sembrarti diversi da come te li aspettavi. Non preoccuparti, è normale: il tuo cervello deve riabituarsi ai vari input sonori che riceve dall’esterno e che, senza l’aiuto degli apparecchi, non sentiva da un po’ di tempo. Tutto quello che ti serve è avere un po’ di pazienza: all’inizio anche la tua voce ti sembrerà strana ma tutto rientra in quel processo che viene chiamato acclimamento durante il quale cervello e orecchio torneranno a collaborare come non facevano da un po’ di tempo, riadattandosi agli stimoli sonori che tornerai a percepire. È un periodo di tempo che ha una durata variabile da soggetto a soggetto: più indosserai regolarmente gli apparecchi acustici e primi ti riabituerai.

Non avere paura di indossarli: riprendi uno stile di vita attivo, interagisci con la società e con le persone, prendi confidenza con gli apparecchi acustici in ambienti vivaci e annota tutto ciò che continua a crearti disturbo. Questa operazione infatti è fondamentale ed importantissima per il tuo audioprotesista: solo così potrà capire cosa ancora non va e cosa può migliorare affinché la tua nuova esperienza uditiva sia solo che positiva.

Inoltre, se fino a poco tempo fa ascoltare la televisione o usare il telefonino per chiamare risultavano le azioni che creavano più problemi, ora con le nuove tecnologie anche questa ultima barriera è stata infranta: sono sempre di più infatti gli apparecchi acustici dotati di tecnologia wireless che permettono di connettersi direttamente ai dispositivi TV o allo smartphone e restituire un’esperienza uditiva ottimale.

Se pensi di avere un calo uditivo, di non sfruttare al massimo la potenzialità del tuo apparecchio acustico, contatta subito l’Audioprotesista: lui saprà aiutarti e farti sentire nuovamente…il suono che fa il mondo!