Che cosa significa “counseling”? E che ruolo ricopre all’interno del mondo audioprotesico? In questo breve articolo cercheremo di chiarire le modalità e le finalità di questa attività svolta dall’Audioprotesista, che ha come fine ultimo il maggior benessere psico-fisico del paziente.
Il counseling (letteralmente ‘consigliare, confortare’) è una delle fasi più importanti e delicate in cui Audioprotesista e paziente collaborano insieme per un fine comune. La soluzione protesica infatti non prevede solamente l’adattamento dell’apparecchio acustico al paziente, ma anche l’inverso: il paziente stesso deve abituarsi all’apparecchio. È proprio in questa fase che nasce la collaborazione fra audioprotesista e soggetto ipoacusico; il counseling audioprotesico è considerato attualmente un insostituibile supporto psicologico-emotivo in questo percorso di adattamento.
I giorni e le settimane successivi alla diagnosi dell’ipoacusia e all’utilizzo degli apparecchi acustici possono essere complicati. Spesso entra in gioco uno sconvolgimento emotivo, soprattutto nel caso di persone giovani. Accettare di avere un problema uditivo e di dover porvi rimedio può non essere facile. Entra qui in gioco il counseling, che ha lo scopo di attivare le risorse che ogni soggetto ipoacusico ha in sé, aumentandone il proprio grado di consapevolezza. Infatti maggiore sarà il coinvolgimento attivo del soggetto nel graduale processo di adattamento alle protesi, maggiore sarà il beneficio e la soddisfazione che ne trarrà.
Il concetto di counseling è racchiuso proprio in questa promozione nel paziente di atteggiamenti attivi, operata dal counselor – in questo caso l’Audioprotesista ovviamente – che però non riveste mai un ruolo principale. Il suo scopo è infatti quello di sviluppare l’autonomia del soggetto ipoacusico, che deve sempre restare l’unico protagonista in questo rapporto. Compito del tecnico Audioprotesista sarà quello di sostenere le scelte che il paziente imparerà a fare con consapevolezza, guidandolo con empatia, autenticità e rispetto.
Non solamente “Audioprotesista”
Nel ricoprire questo ruolo, l’attività dell’Audioprotesista esula dal carattere prettamente tecnico di presentazione e fissaggio di un prodotto o servizio, ma si apre ad una professione più completa e complessa. Il suo compito diventa simile ad una prestazione a contenuto intellettuale, con una conoscenza di base della psicologia e delle regole della comunicazione. Senza un’adeguata informazione e riabilitazione, qualsiasi guadagno elettroacustico non darà mai un completo beneficio.
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